Mi è venuto in mente ieri sera. Tra una cosa e l’altra, su questo angolo dei viandanti è finito di tutto tranne la canzone, l’inno, che risale proprio, casualmente, ad un anno fa. Eravamo io, Hawk ed Efran, nel ponte del primo novembre 2007. Eravamo all’Eremo del Deserto di Varazze. In silenzio, su un costone boscoso sospesi sulla vallata immobile. Vento. Poi parole. Poi musica, e canto.
Nel giro di un mese quel canto era stato inciso in sala di registrazione, ed era partito verso tutti gli amici e i conoscenti, via web, cd, ecc.
A distanza di un anno, è giusto che chiunque non lo abbia ricevuto e voglia risentirlo, lo possa trovare qui. Anche e soprattutto perchè, certo è un inno a don Renzo, nostro amico e maestro salito al cielo, ma è prima di tutto un inno al viaggio e al rapporto dello spirito col mondo che ci è stato insegnato e sulla strada del quale vogliamo camminare. In un inno del genere, chiunque può trovare ciò in cui crede, o semplicemente la melodia di una strada lontana portata forse da un vento leggero.
Giandil
Che canzone, che inno… ogni volta che la ascolto un ricordo diverso di lui, quell’ amico che ha insegnato così tanto ad ognuno di noi…
Una canzone davvero stupenda, che in tante parole esprime un unico pensiero…
Grazie Don Renzo! Ci hai fatto scoprire il sentiero della vita con gli altri… Grazie Don Renzo, perchè ci hai fatto capire che bisogna viaggiare, camminare e a volte osare per scoprire la vera bellezza della vita… Lo abbiamo compreso nelle camminate assieme a te, su quelle alte vette delle tue, o meglio, delle nostre adorate montagne; osservando quelle valli stupende, quei laghi cristallini, quegli enormi prati verdi, quei boschi scuri, ombrosi, magnifici…
Siamo arrivati sempre in un posto bellissimo, per ricominciare, ogni volta, a camminare su un altro sentiero, verso altri orizzonti, altre vette, mano nella mano a tutti i nostri fratelli…
Grazie ragazzi, grazie don…
mi sono dimenticata di firmare
Erica