di Alessia Traverso
Dalla città rosa alla città dell’imperatore innamorato. Due tappe intermedie: il tempio delle scimmie e Fatehpur-Sikri.
Dal finestrino scene di vita quotidiana nella luce del mattino. Le attività si risvegliano, in quel brulicare indiano di gente indaffarata. Per arrivare al tempio lo scenario si fa più rurale e degradato, Povertà accentuata dal cielo plumbeo.
Il tempio è incastonato tra due colline rocciose, come un gioiello antico, scheggiato dai colpi del tempo. Meraviglioso, nonostante la decadenza. Donne, incenso, colori e bambini. Spiritualità. Scimmiette ovunque. Un’incantatrice di serpenti. Un lago artificiale per i riti di purificazione, gremito e allegro. Immagini meravigliose. Saliamo fino all’altare in alto, in fondo alla scalinata. Giochiamo con le scimmie.
Durante la discesa inizia un diluvio monsonico, arriviamo alla macchina fradice!
La moschea di Fatehpur -sikri è meravigliosa. Ancora di più colpisce la tomba marmorea di un importante santone (qui le religioni si mischiano e confondono), le cui pareti traforate sembrano ricami di pizzo, nella luce rosata del tramonto. Sublime. All’interno fedeli intrecciano braccialetti rossi ai trafori della tomba, pregando di essere aiutati nella vita.
Fuori bambini di strada vendono cianfrusaglie, svegli e furbi, con uno sguardo animalesco, selvaggio. Addestrati a fare tenerezza, a trattare, a parlare poco tutte le lingue, ad adulare le donne ed evitare gli uomini. E’ impressionante. Noi andiamo avanti senza voltarci,austere.
E ancora una volta qualcosa si rompe dentro. La miseria dei bambini, senza infanzia né futuro. E noi andiamo avanti, quasi infastidite. Nella luce del tramonto, oltre la luce selvatica di quegli sguardi. Costrette all’indifferenza, senza soluzione per loro, senza risposte per noi. Ancora tornano immagini di Calcutta e Delhi. Della scuola all’aperto. Del bimbo scheletrico tra le braccia della sorella al Sarnath. Bambini. E mentre io sono qui, nella mia stanza accogliente, senza problemi ne vere paure, gli occhi si riempiono di lacrime e andare avanti mi è difficile…