Verso le altezze in Val Codera – Route di Banchi

3-8 agosto 2015 | Stefano, Luca, Giacomo, Guglielmo, Alessia

Val Codera cascate

In cinque abbiamo inaugurato questa prima Route di Banchi, scegliendo d’inoltrarci in Val Codera, la valle delle aquile randage, incuneata tra alte catene montuose in cima al Lago di Como, e che porta ai valichi verso la Svizzera. Tappa iniziale a Colico, ospiti dell’amico e maestro di teatro-terapia Walter, che ci ha mostrato le bellezze del Monastero di Piona e introdotto alla meditazione notturna. E poi via, da Novate Mezzola su per il sentiero roccioso a gradoni che s’inerpica in Val Codera, una valle senza strade, ma costellata di alcuni piccoli e antichi paesi in pietra. Superati i paesi, iniziano le ripide salite oltre la foresta di abeti, ad attaccare i difficili passi innevati del Pizzo Ligoncio a 3000 metri d’altitudine.

val codera map

Dal diario di Alessia Traverso:

Accoccolata su una roccia accanto al fiume che ci ha concesso la vita qui, nell’aspra bellezza dei monti. E’ nell’essenzialità che ogni piccola cosa assume un ruolo prezioso. Ed è qui che ti accorgi di quanto poco serva all’uomo per essere felice e della grande bellezza della semplicità. L’allegra compagnia degli amici in viaggio, una fetta di pane e marmellata in più, concessa alla fine di una giornata di duro cammino e qualche canzone prima della buona notte.

Si assapora con piacere la freschezza dell’acqua di fonte il cui suono frusciante mi accompagna mentre a fatica metto insieme pezzi di pensieri, di questi giorni e dei mesi passati. Quanta confusione, come un cupo rumore di ingranaggi in catena di montaggio che stride con la meraviglia, con la pace di questo luogo che accoglie i viandanti esausti, mettendoli alla prova con un ultimo tratto di difficile accesso, ma che fa dire all’arrivo “ Ne valeva la pena”.

Intorno a me vette frastagliate e rocciose dialogano con la pigra luna, che sembra non volersi allontanare dal calore del sole, godendo anche lei della meraviglia di questo paesaggio. Il fiume scorre rapido e leggero, facendosi strada tra le rocce e il prato. Folti ciuffi d’erba incorniciano i bassi cespugli ricchi di mirtilli. Pochi alberi coraggiosi. Unico elemento naturale: il rosso bivacco sembra, dal basso un grosso rubino incastonato nell’enorme roccia che lo sovrasta, proteggendolo dal sole e dalle valanghe. Avvicinandosi due giorni fa ho quasi pensato che stonasse nel quadro. Ma ieri, nella fatica del percorso non tracciato, è diventato miraggio prima e obiettivo finale e gioia all’arrivo. Fa impressione la roccia che svetta solitaria. Sembra calata dal cielo, guardiano immobile e silenzioso della valle e dei monti. Valle delle aquile randagie, la chiamano. Qualche falco si staglia nero nel cielo terso del mattino, raro. Forti i fischi delle marmotte, sentinelle al nostro passaggio.

[…]

La sera, ascoltando la musica e le voci degli altri, cullata osservo il cielo, rapita dall’immensità. Stelle lontane, pianeti e satelliti. Alcune stelle cadono, dandoci la possibilità di un sogno, o almeno così ci dicevano da bambini. Mi chiedo se i nonni e i genitori oggi raccontino ai piccoli delle stelle cadenti e dei non ti scordar di me. Mi chiedo se abbiano il tempo per farlo, tutti presi a correre qua e là, spesso senza essersi chiesti perché. Mi chiedo ancora quanti, come noi questa sera, si perdono con lo sguardo al cielo, tra le domande che spontanee nascono quando ci si sente così piccoli. Io mi sento piccola qui, ma in perfetta armonia con il tutto.

[foto di Luca D’Alessandro]

Pubblicato da Giandil

Un viandante, narratore e cantore, in cammino e in ricerca dell'armonia del viaggio-incontro. Sulla via del ramingo, nel rifugio della semplicità. Giacomo D'Alessandro (Genova, 1990) vive a Genova e Pavia. Ha frequentato il Liceo Classico Colombo, studia Comunicazione Interculturale e Multimediale all'Universitá di Pavia e Scienze Religiose all'Istituto Superiore pavese. Appassionato di libri, viaggi e incontri, scrive articoli e commenti d'attualitá sul blog www.fiatocorto.blogspot.com, e racconti di fantasy e narrativa (alcuni pubblicati nella raccolta "Il Canto di Osner e altri racconti" (ed. Albatros Il Filo, 2010). Nel 2006 ha creato il blog www.cantodelramingo.splinder.com, un luogo e diario di camminate, pensieri e spiritualitá. Una naturale fortezza per raminghi di ogni tipo e provenienza.